Tuesday, August 30, 2005

Guardando tra i vecchi Post

Riguardando tra i vecchi Post, ho riletto una frase che avevo postato qualche mese fa e che è bello riportare alla luce adesso che siamo di ritorno da Colonia ! Ve la scrivo così, senza commenti, copiata dal Post precedente:

Perché spesso ci ostiniamo a suonare chopin con un solo dito quando se lo suonassimo con tutte le 10 dita verrebbe fuori una musica celestiale ?


A proposito, perché non postate invece di commentare e basta ? Cioè sarebbe bello che in questo Blog ci fosse un po' di DARE oltre che RICEVERE ! Forza, postare non costa nulla, e sarebbe bello che tutti facessero qualcosa per rendere bello questo BLOG piuttosto che fare gli UTENTI. Se guardate in alto a destra, dove c'è la lista dei nomi, c'è scritto CONTRIBUTORS e non CUSTOMERS ! Grazie a tutti !

Monday, August 29, 2005

Pellegrino


Il Pellegrino... un concetto che racchiude in se un qualcosa di magico, di misterioso. Un "non so che" di avventuroso, per certi versi invidiabile.

Pellegrino, viaggiatore, nomade, conoscitore di posti nuovi.

Pellegrino, figura a tratti mitologica, che attira molto spesso il nostro immaginario. Lo attira a tal punto che spesso lo si è cercato di imitare attraverso varie esperienze: Santiago, taizé, Santa Rosalia, Colonia.

Belle esperienze, di pellegrinaggio, per sentirci anche noi pellegrini e forse, perché no, esserlo magari per un poco. Eppure queste esperienze finiscono, rimangono alle spalle e dopo ? Cosa resta ? Una specie di larva ingabbiata tra le faccende di tutti i giorni: L'università, gli affari familiari, poblemi vari e via dicendo.

Quanti, tra coloro che hanno mai fatto un pellegrinaggio non si sono sentiti un po' malinconici tornando a casa ? Bé, ad occhio e croce credo la quasi totalità !

Detto ciò, ho l'impressione ci sia qualcosa che non va. La causa del problema credo sia individuabile nell'idea di Pellegrino che comunemente si ha in mente. Facciamo un salto indietro.

Pellegrino, persona che ha chiara la propria meta, o per lo meno, ha ben individuato chi o cosa seguire per raggiungere sicuramente qualcosa di meraviglioso.

Pellegrino, persona in grado di soffrire pur di raggiungere la propria meta. In grado di sentire freddo e non lamentarsi, in grado di non magiare se non è possibile e rimanere ancora saldo sulla strada.

Pellegrino, persona che sa gioire di poco, che sa guardare la rugiada che cade lentamente da una foglia e stupirsi per ore ed ore davanti ad essa. Sa bene che un'emozione è qualcosa di stupendo, e lui sa emozionarsi con poco: uno sguardo, un tramonto, un profumo.

Pellegrino, persona che non cerca qualcosa di evidentemente grande, ma qualcosa di grande nella sua essenza. Non cerca un grattacelo, poiché un grattacelo è alla portata di tutti e non ha niente di speciale, ma cerca una piccola palazzina di due piani in stile liberty, magari nascosta da una coltre di smog.

Pellegrino, persona che non ha paura di camminare, anche se nel suo tragitto trova oasi accoglienti che lo fanno sentire "a casa".

Ecco, dopo queste seconda descrizione si capisce come un Pellegrino, con la P maiuscola è una persona diversa da quello che pensiamo. Un Pellegrino, soffre, suda, si stanca, si fa male, cade, si rialza, si confonde, sbaglia strada, però al tempo stesso, si commuove, si emoziona, si sente vivo, ha speranza per se e per gli altri, sogna e alla fine.... sicuramente raggiunge il suo scopo !

Detto questo, cosa siamo noi se non Pellegrini ? La nostra vita che cosa è se non un pellegrinaggio ? E noi, abbiamo preso i nostri zaini ? stiamo camminando ? Oppure, in fondo, la nostra oasi ci sta bene.... anche se intorno c'è pur sempre il deserto ?

E' giunto il momento di fare lo zaino, così come abbiamo fatto le valigie per Colonia, e mettersi a camminare, a pellegrinare... altrimenti c'è il rischio di non vivere mai !

Qualcuno disse: "Non abbiate paura, aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo !" E voi pensate che Gesù dopo essere entrato a casa nostra si siede con noi nella nostra amaca ? Penso proprio di no ! Lui dice: "Vieni e seguimi" e non "Siediti tranquillo e ascolta" !!!!

Auguro a tutti, e mi auguro, di capire e di interiorizzare tutto ciò !

Un abbraccio forte forte a tutti !

Wednesday, August 24, 2005

La matassa


Siamo ormai tornati da Colonia ! Ed è tempo di bilanci: Ho atteso molto questa esperienza, ho cercato di preparami ad essa, l'ho caricata (forse a volte anche troppo) di aspettative. Adesso, con la GMG alle spalle, è il momento di vedere cosa è rimasto.

Bé ricordando i giorni della GMG mi viene in mente una gran confusione, frastuono, disagi, caciara, cori da stadio, i bagni chimici, persone assolutamente disinteressate e persone devotissime, sudore, stanchezza, piedi doloranti, un ticchettio quasi assordante alle tempie che dapprima leggero, poi sempre più forte ti impedisce di trovare un momento per concentrarti su ciò che sta succedendo e infine.... infine... silenzioso, delicato, leggero, per certi versi impercettibile, un nodo in gola. Così leggero e discreto da non dar fastidio, ma abbastanza prorompente da impedirti di dimenticarlo.

Un nodo in gola che se ci si fa caso, ci si accorge di come in realtà più che un semplice nodo alla gola è qualcosa che ti prende interamente, si allarga allo stomaco, rischia di prenderti la mente per giornate intere.

Non si capisce bene come sia possibile, ma la confusione, la gente e i cori da stadio spariscono quasi magicamente. Rimani fermo, immobile a guardare l'infinito... a non capire bene cosa sia questo nodo alla gola.

Si cerca di dare una risposta. Viene alla mente la sera della veglia in cui si è dormito all'aperto con l'umidità che entrava nelle ossa, il sacco a pelo un po' troppo leggero... sì ecco la risposta è normale sentire un fastidio alla gola, è dovuto al raffreddore ! Che stupido basterà prendere qualcosa per la gola e si risolve tutto !

Allora mi alzo, cammino, guardo in giro, il mare, le persone che ho ritrovato a Palermo, e mi sento meglio, il nodo alla gola quasi sparisce. Poi però prendo la macchina fotografica e riguardo le foto scattate e RIECCOLO... il nodo alla gola prorompente più che mai... si acutizza sempre di
più !

Di nuovo si cerca di dare una risposta. Penso agli amici, alle persone con cui ho condiviso questo viaggio ! Ecco, come ho fatto a non capirlo ! E' semplice: si tratta soltanto di un po' di tristezza per l'esperienza che si è conclusa.

Mi alzo, mi seggo, mi rassereno, li rivedrò tutti presto ! Ah... ora sì ! Sono sereno: problemi alla gola risolti ! Ora posso uscire... vado a mare... torno a casa. Mi seggo sul letto per togliermi le scarpe, tolgo i lacci e... cosa succede.... sento di nuovo un nodo alla gola... ma non era stato risolto ?

Ancora una volta si cerca di dar risposta a qualcosa di inspiegabile. Stavolta, però cerco di analizzare il problema:
-- Compare in maniera discreta
-- Non da fastidio, ma si sente
-- Se ci si fa caso diventa sempre più forte
-- E' sicuramente legato all'esperienza della GMG, perché prima non c'era
-- Il fastidio in fondo non è proprio un fastidio, ma una sensazione di libertà che pertanto include quella tipica sensazione da responsabilità

Ho capito ! Stavolta davvero ! Questo nodo alla gola è il regalo di Dio per questa GMG ! Ero rimasto a dire il vero un po' deluso dalla GMG, ma adesso è incredibile, è come se Dio mi avesse donato una bella matassa di lana pregiata che ora sta a me filare con calma ! La confusione, lo stess, fa parte dell'esperienza di fede, fa parte integrante della matassa.... non vedo l'ora adesso di districarla per poter vedere dove finisce !

E' stupendo come Dio si manifesti in maniera così discreta e prorompente al tempo stesso ! E' stupendo vedere come Dio colmi le nostre lacune ! E' bello vedere come Dio si manifesti anche in momenti di confusione, di festa in cui Lui, a quanto pare, si trova a suo agio più di noi che spesso Lo pensiamo come un qualcuno chiuso e relegato nella sua bella cappella con le luci soffuse, il silenzio e le persone pie e ligie alla preghiera ! Eravamo 800 mila a Marienfield e in mezzo a quella confusione Dio c'era.... e c'era alla grande !


Grazie Gesù per questa GMG: è stata stupenda !
Grazie Gesù per il nostro Santo Padre !
Grazie Gesù per Giovanni Paolo II !
Grazie Gesù perché sei tu a scegliere il momento in cui manifestarti, sei tu a trovarci e non noi a trovare te !

Auguro a tutti voi di cimentarvi con la matassa e di trovarne la cima !


(Spero abbiate apprezzato la forma un po' romanzata... !!!)

Tuesday, August 09, 2005

Colonia....mancano poche ore !

Ai bambini, che con il loro sorriso ci fanno sempre comprendere l'importanza della scoperta, dello stupore,Ai sacerdoti, che ogni giorno ci aprono gli occhi verso l'infinito,


Ai poveri del mondo, che ci ricordano sempre che non siamo soli.... che ci sono anche loro,


A voi religiosi e religiose che con la vostra vita ci donate l'esempio e ci aiutate a scoprire noi stessi,
A Te... che bussi sempre alle nostre porte, anche quando noi ci chiudiamo in fortezze di cristallo convinti di essere liberi quando poi, in fondo, c'è sempre un muro, anche se trasparente, ma pur sempre un muro...

GRAZIE ! Perché senza di voi... e senza di TE sopratutto non avremmo il coraggio di metterci in cammino !

Buon viaggio a tutti ! Colonia.... Arriviamo !

Monday, August 08, 2005

Manca Poco !

Friday, August 05, 2005

Orribili divieti ? Mica tanto !


"Non salirai sul mio altare per mezzo di gradini, perché là non si scopra la tua nudità" (Esodo 20,26)

Il nudo e il culto: un rapporto difficile. Anche per il gusto degli uomini e delle donne di chiesa di ricorrere alle prescrizioni e ai cartelli (quegli orribili cartelli appesi alle porte delle chiese !) invece che lle spiegazioni e alle motivazioni.

La Bibbia, che in molti passi ne canta la bellezza (Cantico dei cantici), non ha alcun problema nei confronti del nudo. Questo però non vuol dire che il nudo possa essere sotratto al controllo del cervello.

Il centro delle azioni di culto è Dio, e niente deve sottrargli attenzione.

Ora, c'è qualcosa più del nudo capace di rubare lo sguardo e l'interesse ? Evidentemente no.

Questo è il motivo per cui le azioni rituali esigono un abbigliamento che copra il corpo e ne stemperi il più possibile i segnali sessuali, calamita per gli occhi, i pensieri, la fantasia.

Chi non capisce questa necessità non è, come in genere afferma, libero da tabù e da pastoie moralistiche, ma leggero di intelligenza.

E' superficiale ed egocentrico, incapace di rendersi conto che non sempre l'io può essere al centro dell'attenzione.

Soprattutto quando il concorrente è Dio.

(Tonino Lasconi)

(P.S. Il problema non è tanto che "Bisogna coprirsi perché siamo in chiesa", quanto "Non creiamo distrazioni".... credo che sia una richiesta legittima.... non credete ? Che poi effettivamente la cosa venga posta in maniera orribile, è vero: lo dice anche Lasconi all'inizio dell'intervento ! )N.d.r.